Un mondo a parte Recensione. La recensione del film “Un mondo a parte” a cura di Claudio Montatori. La montagna lo fa. È quello che si sente dire in continuazione Michele (Antonio Albanese), insegnante elementare, fin dal suo primo incontro con Agnese (Virginia Raffaele), la vicepreside dell’istituto Cesidio Gentile detto Jurico di Rupe, paesino dell’appennino abruzzese di circa quattrocento abitanti, a rischio abbandono. Michele all’inizio è un po’ disorientato, la montagna lo fa, infondo ha scelto lui di venirci, stanco della vita nella frenesia della capitale e dopo qualche giorno di spaesamento il nuovo maestro si “acconcia”, come dicono in paese, si adatta e trova il suo equilibrio, grazie anche al rapporto
di collaborazione con Agnese. E poi bisogna darsi da fare, gli alunni ormai sono in numero insufficiente e la scuola rischia di essere chiusa dal provveditorato, questo potrebbe essere l’ultimo anno. Così, chiusa la scuola, in breve finirebbe per chiudere l’intero paese. Michele insieme ad Agnese, con la complicità di tutto il personale scolastico e dell’intera comunità di Rupe, con un escamotage che vede coinvolti una famiglia di nordafricani e alcuni bambini ucraini, proverà a risolvere il problema, un proposito complicato da realizzare.
Continua a dare i suoi frutti il sodalizio tra il regista Riccardo Milani e Antonio Albanese, stavolta in ottima compagnia di Virginia Raffaele coprotagonista del film. Una commedia divertente e drammatica come nelle migliore tradizione del cinema italiano con in più il riuscito sforzo neorealista di usare attori presi dalla strada come si diceva allora. In realtà sono stati i cittadini di Opi (Rupe è inventato), di Pescasseroli e dintorni a prestarsi con impegno ed entusiasmo.
Milani esagera un po’, nella sceneggiatura scritta con Michele Astori ci sono perfino troppi valori da difendere: il diritto a non emigrare, diritto a emigrare, diritto di asilo, l’amore, il tradimento, l’omosessualità, la solidarietà, le grandi difficoltà dei piccoli centri che rischiano di morire a causa dello spopolamento dovuto alla mancanza di prospettive. Tanta roba, forse troppa. Ma i dialoghi sono divertenti e gli attori, compresi i non professionisti, sono in gran forma. Dunque alla fine il film scorre e diverte e non gli mancherà il successo, grazie anche ai luoghi fotografati (da Saverio Guarna), dove Antonio Albanese e Virginia Raffaele si muovono con disinvoltura. E chissà che non nasca un amore. Anche questo la montagna lo fa. (La recensione del film “Un mondo a parte” è a cura di Claudio Montatori)
LA SCHEDA DEL FILM “UN MONDO A PARTE” (Un mondo a parte)
Regista: Riccardo Milani – Cast: Antonio Albanese, Virginia Raffaele, Sergio Saltarelli, Alessandra Barbonetti – Genere: Drammatico – Anno: 2024 – Paese: Italia – Sceneggiatura: Michele Astori, Riccardo Milani – Fotografia: Saverio Guarna – Durata: 1 h 52 min – Distribuzione: Medusa Film – Data di uscita: 28 Marzo 2024 – Il sito ufficiale del film “Un mondo a parte” di Riccardo Milani
Trama: Un Mondo a Parte, film diretto da Riccardo Milani, racconta la storia di Michele Cortese (Antonio Albanese), un maestro delle elementari, che sembra sta per affacciarsi a una nuova vita. Dopo aver insegnato per quarant’anni nella giungla delle scuole romane, l’uomo riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico, ovvero una scuola, sita nel Parco Nazionale d’Abruzzo, con un’unica pluriclasse di bambini che vanno dai 7 ai 10 anni. Aiutato dalla vice-preside Agnese (Virginia Raffaele) e dagli alunni, Michele la sua iniziale inadeguatezza metropolitana e pian piano diventa uno di loro. Quando ogni cosa inizia ad andare per il verso giusto, però, giunge un’orribile notizia: a causa delle poche iscrizioni, la scuola a giugno chiuderà per sempre. È così che Michele, Agnese e i bambini inizieranno una lunga corsa contro il tempo per evitare che questa piccola realtà scolastica smetta di esistere…
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